Come ogni mattina, prima di vestirmi per andare a lavoro e ovviamente dopo essermi lavata, mi accingo a spalmarmi addosso una delle mie creme per il corpo preferite: nel suo flacone blu, la mia crema ‘effetto seta’ mi dà l’idratazione di cui ho bisogno (come potrebbe recitare un quasiasi spot pubblicitario). L’ottimo risultato sulla pelle in tutte le stagioni e soprattutto nelle più critiche, la sua profumazione discreta, il suo costo contenuto l’ha resa una presenza fissa nel mio mobiletto del bagno. Improvvisamente il mio cervello si mette in moto e mi torna alla mente una lettura fatta qualche tempo fa, riguardo gli ingredienti dei cosmetici (INCI per gli addetti ai lavori). Colta dal panico perchè la mia crema di fiducia non può tradirmi così, nascondendomi che contiene sostanze non buone per la salute, leggo la lista sul retro del flacone, e tutto mi sembra nocivo. Mi gira la testa, mi si offusca la vista e per un attimo credo di aver visto un triangolo con un teschio nero su sfondo giallo. Sento già arrivare al galoppo i cavalieri dell’apocalisse ma poi ritorno in me e rileggo con attenzione. Faccio mente locale: l’articolo specificava bene che i prodotti cosmetici in circolazione non sono tossici, perchè le quantità delle sostanze sono stabilite per legge. Sul mio flacone, la lista degli ingredienti è in parte in latino e in parte in inglese: i nomi in latino sono i nomi scientifici delle piante, mentre l’inglese è usato per indicare quelle sostanze le cui molecole hanno avuto o una lavorazione chimica o sono state prodotte in laboratorio.
L’articolo spiegava che ciò a cui si deve stare attenti è l’accumulo di sostanze nocive (quindi alla crema va aggiunto il dentifricio, la crema per il viso, il sapone per le mani ecc ecc, più quelle che respiriamo e ingeriamo coi cibi) e propone una lista di ingredienti ai quali dobbiamo fare attenzione e preferibilmente evitare.
Consultando internet ho trovato diversi blog in cui si discute delle sostanze incriminate contenute in questa crema di fascia medio-bassa (ma anche in altre decisamente più costose) con toni gravi, e forse un pò esagerati. C’è un ottimo strumento per capire cosa ci stiamo passando sul corpo, ed è il Bio-dizionario: è consultabile gratuitamente, e non solo indica il grado di bontà per gli esseri umani di determinate sostanze ma tiene in considerazione anche gli effetti che queste sostanze hanno sull’ambiente.
Avere un occhio di riguardo per il nostro organismo ed un’altro per l’ambiente è sicuramente importante, ma non dobbiamo farci prendere dall’ansia e dal timore che moriremo sicuramente avvelentati perchè abbiamo usato senza saperelo, per anni, prodotti contenenti parabeni. Se il mio destino è quello di morire tra le fauci di un leone, beh... a che mi serve avere la pelle perfetta? Sarà peggio per il leone che, ignaro, sta mangiando un essere umano contaminato.
Come? ho scritto 'parabeni' e non sapete bene cosa siano? cercate nel dizionario...